Terzo giro di puntate: No Limit Texas Holdem
Nel Texas Hold Em No-Limit, il terzo ed il secondo giro di puntate seguono la stessa teoria. In entrambi i casi bisogna puntare forte se si vuole costringere un avversario ad investire molto denaro se vuole seguire il suo progetto. Le uniche differenze tra i due round sono legate al maggior numero di informazioni raccolte.
Tempo di foldare – Parte dei profitti che saremo capaci di generare nel lungo termine, dipende anche da quante mani saremo capaci di foldare dopo il turn. Al terzo giro è improbabile che una mano possa migliorare e per questo è meglio foldare nella maggior parte dei casi. Mentre al secondo giro una puntata o un rilancio ci poteva far vincere il piatto o raccogliere preziose informazioni, dopo un turn negativo bisognerà fare check o fold se un avversario ci ha seguito in precedenza. Nel poker online è importante capire anche se qualcuno ha centrato un progetto che seguiva e fare fold immediatamente. Nel contempo non dobbiamo farci trarre in inganno da un giocatore molto aggressivo che potrebbe essere in bluff.
C’è calling value? – Per stabilire se conviene cercare la carta vincente al river oppure lasciare, bisogna fare un confronto tra le odds e il rapporto ‘soldi investiti/vincita’.
Ipotizziamo di avere A-3 di cuori e sul tavolo ci sono Kc 5c 4f 9p. Il piatto è di $4 e un avversario punta $3 rimanendo con $10. Noi, invece, ne abbiamo $15 e dobbiamo decidere cosa fare consci del fatto che molte carte che ci farebbero chiudere il punto: le restanti nove carte a cuori, i tre 2 per la scala e con molta probabilità anche i tre Assi. Abbiamo quindi 15 out, ovvero il 30% di possibilità di vincere al river. Dobbiamo fare un call di $3$ per vincerne $7, anche se il nostro obiettivo è tutto lo stack dell’avversario.
Supponiamo di avere il 50% di possibilità di vincere i suoi rimanenti $10: il nostro "implied pot" sarà di $7 + $10 x 0,5 = $12. Ciò significa che investiamo $3 per un probabile piatto di $12 (25%) mentre le nostre probabilità di vittoria sono al 30%. In altre parole, il nostro call è giustificato.
Non bisogna essere necessariamente dei matematici o conoscere perfettamente tutte le Strategie Texas Holdem per diventare dei buoni giocatori, è sufficiente giocare meglio della media degli altri giocatori.
Strategia alternativa – Facciamo all-in sui $3 del nostro avversario: se lascia vinceremo $7 con un’aspettativa di $3,50 (50% di probabilità), se fa call il piatto sarà di $30, con un’aspettativa di $9 ($30 x 30% di possibilità di vincere). Se riteniamo che l’ avversario folderà la metà delle volte, tale strategia ci costerà $13 con solo $12,50 di aspettativa. In sostanza, dobbiamo andare all-in solo se riteniamo che l’avversario non seguirà il nostro rilancio con una probabilità superiore del 50%.
Far scattare la tua trappola al Turn – Il turn è la fase di gioco in cui si passa più spesso ma è anche il giro di puntate più adatto per tendere una trappola.
Ipotizziamo di rilanciare pre-flop con coppia di J e troviamo J 5 2 raimbow al flop. Puntiamo subito forte fino all’80% del piatto e subiamo un controrilancio. Facciamo call intenti a massimizzare i profitti al turn. Al turn scende un 10 che non reca particolarmente fastidio. E’ questo il momento di far scattare la nostra trappola: facciamo check sperando che il nostro avversario punti anche in modo consistente. Se così accadrà controrilanciamo di poco in modo da tenerlo legato al piatto e operiamo nella stessa maniera fino a portarlo all’All-in.
Pot Committed Positions – Più la mano volge al termine e più i nostri avversari saranno costretti
a non abbandonare il piatto (pot committed). Un esempio ci aiuta a capire il perché:
ipotizziamo di avere AK su un board che recita Kc 7c 5f Tq, nel piatto ci sono $3 e al nostro avversario ne restano solo $7. Riteniamo che sia in attesa della terza carta a cuori: se puntiamo il valore del piatto lui farà call rimanendo con $4 e il pot sarà di $9. Se l’avversario centra il suo progetto andrà all-in e noi dovremo chiamare $4 per vincerne $13. E’ una giocata quasi obbligata perché l’avversario magari sta bleffando.
La mossa giusta da fare era andare all-in precedentemente, per questi motivi:
– saranno maggiore le volte in cui il nostro avversario folderà permettendoci di vincere subito il piatto.
– Il nostro avversario sarà costretto ad andare a ll-in se vuole chiamare e questo per noi è indifferente giacchè comunque avremmo dovuto seguire anche con una carta a cuori al river.
Il turn è anche il momento più adatto per massimizzare il piatto.