Mani da giocare a poker in posizione iniziale
Giocare a poker in posizione iniziale e non avere in mano carte di valore alto, che sono ovviamente le migliori, significa che bisogna sperare in un flop vantaggioso per fare della propria mano una mano vincente. In posizione iniziale, nel gioco poker una mano va giocata se possiede due caratteristiche: deve essere forte e potenzialmente valida! Di seguito analizziamo due situazioni in cui in una si parte con carte alte dello stesso seme e in un’altra con carte alte di seme diverso.
* Carte alte dello stesso seme (A-K, A-Q, A-J, A-10, K-Q, K-J, K-10, Q-J, Q-10).
In realtà queste sono ottime che carte potrebbero trasformarsi in mani forti, tuttavia bisogna fissare due cose fondamentali: innanzitutto, si tratta di mani di qualità ma incomplete, e quindi non mani di qualità in assoluto. Il chè significa che per diventare mani vincenti devono ricevere aiuto dal tavolo. Inoltre, nel poker per pc molti ritengono che AK dello stesso seme abbia lo stesso valore di una coppia d’assi o di una coppia di re e questo è un grande errore, perchè con una coppia la mano assume un valore immediato, invece una mano incompleta non ha alcun valore. Prima del flop, tutto ciò che avete è una mano potenzialmente valida che non si trasformerà necessariamente in una mano vincente. Se viene servita la mano A-K, il flop fornirà un asso o un re solo un terzo delle volte.
Tenendo presente ciò, saremo in grado di lasciare la mano in presenza di valide motivazioni e ciò ci avvantaggerà su quei giocatori che, indipendentemente dal flop e puntate successive, non lasciano queste mani quasi mai, attribuendo ad esse un valore superiore a quello reale.
* Carte alte di seme diverso (A-K, A-Q, A-J, A-10, K-Q, K-J).
Non bisogna essere un pro poker per sapere che in questo gioco, la differenza tra carte consecutive alte e carte consecutive alte dello stesso seme praticamente è nulla, a parte il fatto che la mano iniziale dello stesso seme offre la possibilità di fare un colore. E anche se è difficile da realizzare il colore massimo è quasi sempre la mano vincente se sul tavolo non ci sono coppie. Considerando poi che con un colore massimo ci si potrebbe aggiudicare un bel piatto, bisogna attribuire alle mani dello stesso seme un potenziale di guadagno maggiore rispetto alle mani costituite da seme diverso e questo le rende più preziose. Quindi, che anche se non farete colore esse risultano essere sempre più vantaggiose delle mani costituite da carte di seme diverso. Ad esempio: supponete di rilanciare con in mano Aq-Kq e supponete che il flop sia Dq-3q-2c. E’ evidente che il flop non dà un aiuto immediato, ma è anche vero che lo stesso flop permette un potenziale colore, situazione questa che spinge a continuare a giocare al fine di vincere il piatto.
Supponete ora che la carta del turn sia Kf, vi ritrovereste con una coppia alta e non è escluso che potrebbe trattarsi della mano migliore; in ogni caso non va tralasciato il fatto che anche se non si trattasse della mano migliore, avrete sempre in mano un potenziale colore. Ciò significa che , qualora al river dovesse capitare una della restanti carte di quadri, al posto della coppia alta otterrete il colore massimo. Se con il river ottenete il colore massimo, in presenza di un tavolo che non prevede coppie o scale reali potete rilanciare fortemente.