Il poker per pc è sempre più donna.
Inarrestabile è la diffusione del poker per pc nel nostro paese, con un numero sempre maggiore di donne giocatrici che si appassionano a questo gioco. Da una recente analisi si evince che le quote del poker al femminile hanno ormai superato il quindici per cento del totale, segnando un netto incremento se si considera che, fino a qualche anno fa, giocare a poker era considerato esclusiva prerogativa maschile. La fascia d’età di giocatrici maggiormente rappresentata è quella che va dai 25 ai 34 anni, cui fa seguito quella dei 35-44 anni. La Lombardia è la regione con il maggior numero di giocatrici seguita dalla Campania e dal Lazio. Tra le rappresentati del poker femminile italiano spicca senza dubbio Elena Ichim, pro poker da ormai un anno, secondo la quale le donne pokeriste sono in minoranza ma ancora per breve tempo. Le donne, infatti, cominciano a farsi rispettare ai tavoli da gioco. Ovviamente, non possono contare sulla cavalleria degli uomini, tanto meno possono pensare che per una donna vincere sia più facile, perché al tavolo nessuno regala qualcosa all’avversario… uomo o donna che sia! Ma i primi risultati stanno arrivando lo stesso’. Elena ha cominciato ad appassionarsi al gioco poker grazie al suo ragazzo, Gianluca Trebbi, che la porta con sé nei numerosi tornei ai quali prende parte. Elena ha così cominciato a sedere al tavolo e adesso non va più al casinò solo per accompagnare il ragazzo e vederlo giocare, ma per esser lei in prima persona la protagonista ai tavoli. E sinceramente si è fatta notare, giacchè è riuscita ad ottenere la sponsorizzazione da parte di una poker room di prima importanza.
Una storia analoga è quella che caratterizza Carla Solinas, molto probabilmente la giocatrice italiana di poker più famosa, che ha conosciuto il gioco anch’ella grazie al fidanzato Daniele Mazzia, giocatore professionista. Carla gestiva un bar, ma ha deciso di dedicarsi a tempo pieno al poker già da qualche anno, con risultati veramente degni di nota. La passione per il gioco è sempre stata viva in Carla e la conoscenza con Mazzia non ha fatto altro che amplificare questa passione. Carla dichiara che quando ha cominciato a giocare a poker, le donne erano talmente poche che si conoscevano tutte, ma il poker è un gioco unisex. Anzi ci potrebbe essere qualche vantaggio per il gentil sesso, giacchè i giocatori meno esperti pensano che una donna possa essere un avversario meno temibile. Ma Carla è abituata a muovermi in ambienti prevalentemente maschili, avendo frequentato una scuola formata da quasi tutti maschi e avendo fatto anche l’arbitro di calcio. Il segreto, sostiene, sta nel capire come farsi rispettare. E stando ai fatti, possiamo dire che la Solinas si fa rispettare molto bene, sopratutto nel gioco cash live. Allo stesso team di Carla, appartiene anche un’altra grande giocatrice italiana di poker, Irene Baroni, forse meglio conosciuta come la vincitrice degli Italian Poker Awards 2010. Irene fino a qualche anno fa si divertiva a mostrare agli uomini i bluff che gli tirava, per farli innervosire. Poi, col tempo, ha capito che è meglio evitare, anche perché ormai è difficile trovare un giocatore che non la rispetti. E questo fa capire quanto ormai le donne italiane siano conosciute e rispettate nel circuito.
A questi nomi ormai già ampiamente noti nel circuito pokeristico italiano, si aggiungono altre rappresentati del gentil sesso, che si sono fatte notare durante quest’ultimo anno in Italia, sia nel gioco live sia nel poker online. Parliamo di: Sara Viozzi, Elena Galli, Luana Spadaro, Giorgia Tabet e Calotta Bulgarelli. In effetti, l’Italia del poker non sta facendo altro che uniformarsi al resto del mondo pokeristico, dove le donne sono parte integrante dell’elite nel gioco. Si pensi ad esempio alla statunitense Jennifer Harman, una delle giocatrici più forti in assoluto, la canadese Isabelle Mercier, che nel suo libro ‘Professione bluffeuse’ dice chiaramente di vestirsi in maniera trasgressiva perché la cosa turba gli avversari al tavolo. Ancora, la norvegese Annette Obrestad che a soli diciotto anni vinse il braccialetto del Main Event alle WSOPE di Londra, diventando un mito del poker.