Doyle Brunson

Nato in Texas nel 1933 Doyle Brunson è tutt’oggi uno dei principali personaggi che ha contribuito a scrivere la storia del poker. Un pro poker da stimare non solo per le indiscutibili qualità di giocatore professionista ma anche per le eccellenti virtù umane di cui è dotato: Doyle Brunson sostiene da sempre che l’onestà e l’integrità devono essere qualità immancabili in un buon giocatore di poker.

 

Doyle Brunson: la vita e il poker


 

A far maturare il senso trascendente che Doyle Brunson ha della vita, ha contribuito notevolmente la morte prematura di una figlia. E’ stato questo episodio che ha ricondotto Doyle Brunson alle proprie origini cristiano-battiste, facendo crescere in lui il piacere di dedicare tempo ed attenzione a persone bisognose di aiuto. Più che un giocatore di Texas Hold em, Doyle sarebbe dovuto diventare un giocatore di basket ma un incidente occorsogli sul lavoro lo costrinse ad abbandonare il basket gravandolo, inoltre, delle spese legate alle cure mediche di cui aveva bisogno. A queste si aggiungevano i costi per finanziare i corsi di studio. Fu in questo periodo che Doyle Brunson cominciò a dedicarsi al poker con maggior assiduità, cominciando a vederlo anche come una possibilità di reddito. Finita l’università  Doyle Brunson ottiene un lavoro conforme con quanto ha studiato ma presto per lui le cose cambieranno! A dare una direzione diversa al suo destino sarà una partita di Seven Card Stud organizzata da alcuni suoi amici nel 1954. Doyle decise di partecipare a quella partita che finirà col dominare in maniera assoluta, uscendone vincitore e portando a casa una somma pari a diverse mensilità del suo lavoro. Fu questo episodio che indusse Doyle Brunson a decidere di dedicarsi esclusivamente al poker.

 

La carriera di Doyle Brunson


 

Dedicarsi al poker a tempo pieno non fu una decisione semplice per Brunson, perché a quell’epoca il poker era gestito dalle organizzazioni criminali e per questo Doyle Brunson fu spesso vittima di aggressioni, percosse, furti e diverse volte a pendenze penali. Ma la passione è forte e Doyle riesce a guadagnarsi da vivere giocando a poker insieme a giocatori fortissimi tra i quali Amarillo Slim, Sailor Roberts. Da questi imparerà il poker Texas Hold em che diventerà la variante più popolare e diffusa.

Sposatosi, si trasferisce a Las Vegas nel 1962 e inizia a giocare a poker nei casino della città. Gli basterà pochissimo tempo per affermarsi come uno dei più forti campioni al mondo e soprattutto uno dei pochi che sia mai riuscito a vincere il Main Event per due anni consecutivi: World Series Of Poker 1976 e 1977. Questo farà di lui una leggenda!

In totale Doyle Brunson ha vinto ben dieci braccialetti ed un titolo WPT nel 2004. Si è reso autore di alcuni libri, il primo dei quali è ancora oggi considerato la Bibbia del poker: fu pubblicato da Brunson nel 1978 con il titolo di ‘SuperSystem’ e sottotitolato ‘Come ho guadagnato un milione di dollari giocando a poker’.
E’ il primo libro sul poker alla texana che ha poi subito un aggiornamento nel 2004 uscendo col titolo  SuperSystem2 ma mantenendo intatto il sottotitolo.

La carriera di Doyle Brunson, di oltre 50 anni, nel 2006 si è arricchita dell’incoronazione come personaggio più influente di tutti i tempi nel mondo del poker, riconosciutagli dalla rivista Bluff Magazine non solo per i successi agonistici, ma anche e soprattutto per essere un vero gentiluomo al tavolo da gioco.